Cieli tersi, temperature fredde ma ideali, roccia asciutta. Non è l’ok-corrall della storica sfida, ma è la Val Pennavaire di Dinda Bisio e della Associazione Roc Pennavaire, fresca new entry dell’universo CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale, uno della miriade di enti di promozione sportiva affiliato al Coni che in qualche modo mandano avanti lo sport di base in Italia.
Lorenzo Doria, per il mondo verticale “Lez”, è il nuovo freschissimo responsabile della sezione arrampicata dello Csen, che sta affiliando diverse associazioni e società sportive verticali in giro per l’Italia, a volte in maniera esclusiva e altre volte in modo parallela ma non collegata alla FASI. Numeri piccoli se paragonati alla Federazione ufficiale, ma non sottovalutabili, anche perchè il coraggio di essere i primi, di essere degli apripista, nel nostro mondo verticale ha spesso pagato.
Lo CSEN è stato il primo ente non profit a prendere l’ iniziativa apertamente nazionale, a fissare una data, a pubblicarla sui social di condurre propri associati in falesia per un weekend di iniziazione alla scalata su roccia. In passato ci sono state sporadiche e locali iniziative di associazioni legate alla Uisp, ma nulla di questa portata, facilmente rintracciabile, facilmente documentabile.
Ricordiamo che la disciplina è abbastanza chiaramente regolata da una legge dello Stato, dell”89, certamente superata dalla storia ma ancora vigente nei fatti, che conferisce alle Guide Alpine l’esclusiva dell’accompagnamento su roccia in ambiente naturale, con deroga (palesemente politica già nell’89)per le scuole CAI. Da allora la lotta delle guide al cosiddetto abusivismo è stata dura e operata anche attraverso una apposita commissione e forse il risultato più eclatante ottenuto dalle Guide fu la condanna penale di due Istruttori lombardi della Fasi attraverso una vera e propria “trappola” negli anni ’90; tutti fatti ampiamente documentati e commentati nel corso del tempo dalla nostra rivista.
I tempi sono cambiati? Certamente. Le singole Guide così accanite contro l’abusivismo sono ormai morte o in pantofole davanti alla TV? No. Alcuni di loro portano clienti e istruiscono gli aspiranti guida; hanno perso popolarità nei collegi, certamente, ma sono ancora lì. Il vento nuovo, di rinnovamento e abbandono di certe posizioni estremiste, all’interno del mondo delle guide spira molto forte e soprattutto non ci sono i soldi per affrontare in sede legale i budget di Enti Sportivi e Federazioni Nazionali. The times they are-a-changing, canterebbe Dylan, ma le recrudescenze sono sempre possibili.
In questo quadro si innesta l’iniziativa di CSEN, che anticipa tutti (Fasi compresa, che per ora ha solo emesso un bando per aspiranti formatori di istruttori in falesia) con una prima uscita ufficiale sulle montagne di Albenga. Negli anni ’90 sarebbe stato probabilissimo trovare in falesia i carabinieri a fermare sul nascere la questione, oggi molto meno, perchè la guerra, si dovrebbe essere capito, non giova a nessuno.
Parla Lorenzo Doria, responsabile CSEN del settore arrampicata sportiva
1) è appena uscito il trailer di due weekend su roccia in val pennavaire. Com’è nata questa iniziativa?
Il corso in Val Pennavaire si inquadra in un programma di iniziative di formazione sull’Arrampicata Sportiva avviato dall’Ente CSEN – Settore Nazionale Arrampicata Sportiva.
E’ stato recentemente pubblicato un Calendario per il primo trimestre 2023 che prevede corsi in Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Lazio. Si tratta di corsi BASE per principianti che vogliono apprendere i fondamentali di questo Sport, con un approccio diretto sulla roccia o, in alcuni corsi, attraverso un percorso che inizierà in palestre indoor e continuerà con uscite in ambiente naturale.
2) Coinvolge anche guide alpine o solo istruttori Csen?
Non sono coinvolte Guide Alpine, anche se non vi è nessuna preclusione, al contrario CSEN Arrampicata auspica che si possano avviare future collaborazioni come peraltro è già avvenuto sul tema della manutenzione di una falesia storica. Altro tema molto ampio e complesso che ci dovrebbe suggerire quanto sia vantaggioso per tutti unire le forze anziché creare schieramenti opposti che si contendono la legittimazione ad operare in contesti che frequentiamo abitualmente. Un allargamento della base dei praticanti outdoor non potrà che accrescere la successiva domanda di accompagnamento su terreno alpinistico che, nel contesto dell’arrampicata, è la specialità delle Guide Alpine. Io credo che la nostra proposta creerà una ricaduta positiva anche per le palestre, a prescindere dalla federazione di appartenenza, che potranno contare su potenziali nuovi iscritti. A proposito degli Istruttori CSEN, si dovrebbe accennare al tema della preparazione ed esperienza di chi insegna l’Arrampicata oggi in Italia, a maggior ragione in falesia. Tema su cui CSEN Arrampicata ha preso una posizione decisa, credo unica nel panorama nazionale e per nulla “commerciale” ma orientata esclusivamente alla qualità. Non esiste oggi in Italia nessun altro Ente o Organizzazione, né dilettantistica né professionale, che disciplini l’accesso al titolo di Istruttore con un regolamento selettivo come il nostro.
3) secondo quali criteri avete scelto le falesie da frequentare?
Il criterio di base è quello di individuare falesie con un avvicinamento molto semplice, con vie molto facili, chiodatura ravvicinata e in ottimo stato. I corsi sono di livello base, che significa arrampicata con corda dall’alto, focalizzazione sugli schemi motori fondamentali e comportamento in falesia. Abbiamo scelto la Val Pennavaire, in Liguria, perché lì, negli ultimi due anni, è stato avviato un percorso “virtuoso”; mi spiego meglio, la Val Pennavaire è sempre stata nota prevalentemente per vie di arrampicata medio-difficili, se volevi il “facile” dovevi andare altrove, a Finale Ligure ad esempio, perché in valle c’era di fatto solo una falesia veramente atta allo scopo (e neanche più messa bene). L’Associazione Roc Pennavaire negli ultimi 2 anni ha radicalmente cambiato target: dedicarsi al facile, perché di roba in valle in realtà ce n’è, bisogna solo avere fondi, fatica e sudore per valorizzarla. E così l’Associazione ha recentemente finanziato ed effettuato personalmente la manutenzione di due falesie adatte per i principianti, dove già da anni si svolgono corsi di altre organizzazioni. Le risorse economiche derivano dalla vendita della guida prodotta dall’Associazione stessa, così si chiude un cerchio: gli arrampicatori, acquistando la guida, indirettamente finanziano la manutenzione, gli inserzionisti, che sponsorizzano la guida o l’Associazione, contribuiscono allo stesso scopo. Ovviamente questo è possibile se, come in questo caso, tutti i profitti derivanti dalla Guida vengono destinati alla manutenzione. Ma non bastano i soldi, perché occorre anche chi faccia la manutenzione; e per questo Roc Pennavaire si è organizzata, per effettuare interventi a regola d’arte. Roc Pennavaire non è una società di capitale, non ha scopo di lucro per statuto, chi collabora lo fa come volontario, ed è mossa soltanto da una grande passione per la promozione dell’arrampicata nella Val Pennavaire.
4) La copertura assicurativa Csen copre anche l’attività in falesia? Se sì, solo in modalità organizzata o anche per l’attività individuale?
Si, il tesseramento CSEN copre l’attività di Arrampicata Sportiva in falesia su monotiri attrezzati, essendo l’Arrampicata Sportiva su Roccia, Boulder e Lead, nell’elenco “Sport, Discipline, Specialità” riconosciute da CSEN, oltre che dal CONI, con ID AD002. La copertura è valida soltanto in modalità organizzata e alla presenza di almeno un Istruttore CSEN. Vorrei ricordare che CSEN anche quest’anno si è confermato, come negli ultimi 10 anni, il più grande Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI in Italia, conta oltre 2 milioni di tesserati, 15.000 ASD/SSD affiliate, una presenza capillare con oltre 130 sedi in italia. Di conseguenza, il rapporto con il partner assicurativo UnipolSai è costruito su basi molto solide, i flussi economici annuali a 7 cifre garantiscono una gestione estremamente attenta dei sinistri da parte della compagnia, in ogni disciplina e specialità supportata da CSEN.
5) Quante sono le società verticali Csen attualmente e quanti iscritti complessivi ci sono in Italia?
Dopo alcuni mesi di attività progettuale e di impostazione, siamo partiti con le affiliazioni soltanto nel 2023 e per ora i numeri, sia di tesserati che di ASD Affiliate, è irrisorio rispetto alle potenzialità.
Benché tesseramenti e affiliazioni siano gradite all’Ente, più che sui numeri, in questo momento intendiamo focalizzarci su alcune iniziative a favore del mondo dell’arrampicata, che si concentrano su aspetti che necessitano di maggior attenzione e collaborazione fra gli attori che quotidianamente operano nel mondo dell’arrampicata sportiva. Vi faccio alcuni esempi: la promozione della disciplina, la trasmissione dei valori sportivi ed etico-comportamentali (con particolare riferimento al contesto della falesia), un servizio di qualità per la didattica e la formazione ai tesserati, focalizzata a creare maggior raccordo fra il mondo dell’indoor e quello dell’outdoor, lavorare sulle tematiche della salute e dell’alimentazione orientate a chi pratica un’attività fisica come la nostra, la manutenzione delle falesie e la valorizzazione della figura del chiodatore, infine una approfondita riflessione sulla sostenibilità ambientale e sull’impatto economico dell’arrampicata.
Per ognuno di questi sotto-progetti si potrebbero scrivere libri, ma “un lungo viaggio inizia da un piccolo passo” e siamo chiamati a compierlo oggi vista l’attuale esplosione della disciplina. Ribadisco infine che gli obiettivi sarebbero più efficacemente perseguibili se tutti gli Enti, Federazioni, Collegi, co-operassero sulla base di una condivisione di valori e finalità.
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