Stop alla nuova legge-trappola pro-Guide

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L’ennesimo tentativo, questa volta in Liguria

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dice il proverbio. Infatti ogni tanto, da qualche parte d’Italia, salta fuori un lupo con il pelo diverso, ma la sostanza è sempre quella: cercare di escludere tutte le altre categorie dal gioco e, possibilmente, inserirsi dove il gioco non li comprende. Dopo il grave episodio del tentativo in Regione Lombardia l’ultimo dei tentativi è recentissimo e non abbiamo potuto seguirlo in diretta a causa della situazione in Down del sito, ma ora che siamo di nuovo operativi cerchiamo di riassumere ciò che è successo.

Ancora una volta è stata la associazione Vertical lab nella persona di Gerardo Ghisleni ad accorgersi per primi di quanto stava accadendo: c’era una proposta di legge in regione Liguria in cui l’inserimento di un paio di parolette (arrampicata, speleo e canyoning) avrebbe peggiorato la già pessima situazione creata dalla vecchia legge Bassanini del 1989 che prevede l’esclusiva, con deroga Cai, per le guide alpine dell’accompagnamento outdoor in montagna. Quel semplice inserimento, apparentemente innocente, avrebbe impedito d’ora in avanti in regione Liguria, e quindi creando un pericolosissimo precedente, a chiunque non fosse guida, di fare scuola di Arrampicata teleologie Canyoning. Non essendo menzionata la differenza tra indoor e outdoor, per fare un esempio in soldoni, di punto in bianco la Storica scuola di Arrampicata di Genova Sciorba avrebbe potuto trovarsi fronte all’obbligo di assumere una guida alpina per lavorare tra le loro mura. Assurdo? Certo? Possibile? Pure. La vaghezza in questo caso is king… Mentre la posizione assunta dal Cai Ligure è a nostro parere da mani nei capelli, perché Ponzio Pilato ci metteva più tempo a lavarsi le mani, è stata fortissima la reazione della Fasi, nella persona del Presidente Davide Battistella, ligure a sua volta, che ha chiesto e ottenuto un tavolo di riflessione sull’argomento, tavolo (virtuale causa covid) che ha avuto luogo venerdì scorso e che porterà a una rivisitazione completa di quella che stava passando (per poca conoscenza dell’argomento da pare delle autorità) liscia liscia come nuova legge regionale. Non è stato posto alcun mistero sul fatto che la proposta di inserimento delle parole-trappola venisse dalle guide alpine liguri.

La battaglia per la libertà dell’arrampicata per tutti (Fasi, Uisp e tutti gli altri) è lunga, ma la vinceremo. Orecchie dritte e reazioni pronte, siete tutti avvisati.

Ecco il link alla pagina di Vertical lab, in cui è possibile capire altri particolari della vicenda.

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