Garnbret e Narasaki vincono a Meiringen

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La prima prova di Coppa del Mondo boulder è andata e ha mostrato che le tendenze per il futuro riservano ancora più dinamicità rispetto a quanto già visto negli scorsi anni. Questo è uno dei motivi per cui, Camilla Moroni (13ª) a parte, la nazionale italiana si è letteralmente eclissata dalle prime trenta posizioni

Laura Rogora 35ª Giorgia Tesio 39ª Irina Daziano 47ª Michael Piccolruaz 45º Pietro Vidi 65º Marcello Bombardi 73º

il che non fa ben sperare per il prossimo futuro. C’è da dire che anche un supercampione come Jakob Schubert non è riuscito a trovare il ritmo di gara, finendo addirittura 39°.

In campo femminile Garnbret e Grossman sono sembrate fare uno sport a parte rispetto alle altre (in finale Gejo e Ito non hanno fatto neanche un top contro i 4 della slovena), mentre la vittoria di Nagasaki in campo maschile è stata certamente più combattuta con il connazionale Ogata e con i due francesi, dei quali il fenomeno Mejdi Schalck sembra davvero destinato a un roseo futuro sopratutto con questo stile che richiede parecchia anticipazione visiva.

La polemica

A proposito di anticipazione visiva, l’organizzazione ha introdotto la discutibile novità di mettere a disposizione degli atleti nel pre gara l’immagine dei blocchi da affrontare, cosa che potrebbe essere interessante in generale, ma che dovrebbe consentire a tutti un ugual tempo di visione. Una parte degli atleti, con in testa l’ucraina Kazbekova, si è lamentata di questa inaspettata novità.

Le classifiche maschili complete qui

le classifiche femminili complete qui

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