A Narasaki la prima prova di Coppa del Mondo in Cina
Davanti ad Anraku e Van Duysen, primo Italiano Schenk, 23° e fuori dalla semifinale.
Con una formula di gara “piano b” a causa del maltempo (cosa che non dovrebbe influire in una gara di coppa del mondo nel 2024 in uno sport essenzialmente indoor), la prima tappa dell’anno si è conclusa con la vittoria di Tomoa Narasaki davanti al fenomeno ormai consolidato di Sorato Anraku e al crescente talento belga di Hannes Van Duysen.
Il teatro di gara, il Shaoxing Keqiao Yangshan Climbing Center, si è rivelato assolutamente impressionante, dal punto di vista scenico e architettonico e anche grazie al pubblico (1000) circa che ha assistito alla finale, ma inefficace dal punto di vista della logistica reale, che ha costretto a una finale a 20 contro agli usuali 6.
Se c’è un minimo di valanga rosa, non c’è una valanga azzurra, solo la debole onda di Schenk non lontanissimo da una finale anomala a 20. Il terreno di gara molto strapiombante è assai diverso dalle gare “quasituttaplacca” che si vedono spesso nelle gare italiane.
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