La velocità non falsa il climbing olimpico: sarà una grande finale con i migliori del mondo

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Il moltiplicatore salva lo spettacolo della grande arrampicata: nell’ordine

1 Michael Mawem FRA

2 Tomoa Narasaki JAP

3 Colin Duffy USA

4 Jakob Schubert AUT

5 Adam Ondra CZE

6 Alberto Gines Lopez ESP

7 Bassa Mawem FRA

8 Nathaniel Coleman USA

andranno nella prima finale olimpica; niente da fare per Megos, Chon, Hojer e per i nostri Piccolruaz (15) e Fossali (19). La prova lead, a prima vista piuttosto facile, in realtà si è dimostrata molto selettiva e anche Ondra ha scalato sotto alle aspettative, piuttosto lontano dal top. Schubert, tra l’ultimo blocco del boulder e la gara lead ha fatto un grandissimo recupero, mentre Narasaki è sembrato davvero a corto di energie nella lead, così come era stato nell’unica comparata nelle ultime prove di Coppa del Mondo. Ora le quotazioni di Duffy salgono decisamente, ma bisognerà capire se Bassa Mawem, forse vittima di un distacco a un bicipite parteciperà o no alla finale, della quale strapperebbe certamente il primo posto nella velocità, alzando il moltiplicatore a tutti gli altri atleti.

Questa è l’unico vero condizionamento dell’avere anche la velocità nel lotto delle gare valide per la medaglia; tutto sommato un ottimo compromesso per l’esordio olimpico del climbing.

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