Dimenticare gli spit che costeggiano la piccola fessura al centro della parete e procedere piazzando i pezzi di piccolo calibro resistendo alla ghisa che provoca la lieve ma costante inclinazione negativa della parete di Gondo, per qualche chilometro in territorio svizzero.
Questo ha fatto lo svizzero Jonas Schild, che è arrivato alla parete del tornante in grandissima forma, perchè lo stesso giorno ha anche percorso flash (stavolta con i fix) l’8b di Alcesti. Si tratta della quarta ripetizione trad di Gondo Crack, dopo la coppia Larcher-Zangerl e il giovane local Nicolò Balducci.
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