Brooke Raboutou nella storia: primo 9b+ femminile

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L’americana riesce nella terza ripetizione di Excalibur a Arco

Senza dirette instagram nè fanfare particolari la figlia d’arte di Didier Raboutou e Robyn Erbesfield è riuscita a mettere rapidamente insieme tutti i pezzi di Excalibur, il testpiece liberato da Stefano Ghisolfi poco più di cinque anni fa.

La prua fortemente strapiombante a microtacche, dopo la prima salita di Stefano, era diventata una icona della massima difficoltà mondiale concentrata sulle dita e non a caso si tratta del 9b+ più corto tra quelli internazionalmente accreditati su quel grado.

Nell’annuciare la riuscita, l’americana si è riferita idealmente e direttamente a quel pezzo di roccia, scrivendo: “Grazie per le lezioni, Excalibur. Fin dall’inizio, sono stato attratta da te – qualcosa sulla tua intensità implacabile. Il nostro rapporto ondeggiava nel tempo. Alcuni giorni sembravano un’armonia senza sforzo; su altri, abbiamo combattuto, le nostre voci si sono alzate. Comunque, il modo in cui mi hai spinto prima era come nessuno. Mi hai costretto ad affrontare le mie paure, a disctaccarmi dalle aspettative e ad alimentare ogni barlume di fiducia che potessi trovare. Hai chiesto tutto, ma mi hai dato ancora di più in cambio. A tutti coloro che mi hanno sostenuto su questo grande obiettivo: grazie. Sono infinitamente grata per la mia gente, e per le connessioni che questa salita ha portato nella mia vita. Significa più di quanto possa dire.

Al di là della prestazione in sè, la ripetizione di Excalibur significa parecchio per l’arrampicata al femminile e per l’evoluzione del climbing in generale. In primo luogo ci mostra che ancora una volta che la separazione tra indoor e outdoor, tra competizioni e scalata reale, è una fiction a cui molti sono affezionati, ma che si scioglie ogni volta in cui una (un) top climber decide di dedicarsi alla cara vecchia roccia. Poi ci dice che il gap di prestazioni tra maschile e femminile si riduce ogni qual volta una via ha delle caratteristiche “inclusive”, cioè in sostanza appigli connettibili per una persona alta così come per una alta 1,50.

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