E’ la prima volta in assoluto che una gara internazionale di boulder si svolge su un muro privo di buchi (e di ragnetti sul lato opposto) affidando a volumi e a prese avvitate l’intera tracciatura. Questa tipologia di lavorazione potrebbe abbattere un po’ i costi dei pannelli e in generale rinforzare le strutture; nel contempo una maggiore usura della parte superficiale del muro nel lungo periodo sarebbe inevitabile. E’ comunque una soluzione super per i muri “metti e togli” che si usano solo per le competizioni periodiche o per i noleggi.