Arrampicata e disturbi alimentari: un importante documentario
Anoressia, bulimia, ansia di prestazione: un film al femminile ma che vale anche al maschile
Qualsiasi sport ad alto livello ha la sua pagina nera, la verità più o meno nascosta, il problema che resta in sospeso per decenni e che qualcuno magari lotta per tenere nascosto. Il ciclismo ha il doping sul sangue, il football americano la compressione del cervello, l’arrampicata sportiva dovrebbe fare i conti con i disturbi alimentari che spesso derivano dai vantaggi innegabili che provengono dallo scalare sottopeso. Ed è un problema che coinvolge sia i climbers da competizione sia quelli outdoor, maschi e femmine indistintamente. Negli anni è stato scritto e soprattutto fatto ben poco; uno dei rari provvedimenti per migliorare le cose in questo senso proviene dalla nazionale austriaca, la prima a introdurre un limite di peso minimo per poter accedere nazionali giovanili.
Nel complesso troppo poco. Ed è proprio di questo “troppo poco” che si occupa il documentario LIGHT, appunto “leggero”, un documentario americano scritto, diretto e interpretato da sole donne. Quello femminile è forse il genere più a rischio anoressia pro-climbing, perchè molte climbers anche di alto livello hanno spesso preferito diventare troppo magre piuttosto che muscolose e simili agli uomini attraverso l’allenamento, mentre l’uomo non teme in generale l’aumento di massa magra. Ma il problema coinvolge anche i praticanti maschi. Emily Harrington, Nina Williams e altre parlano apertamente del rapporto cibo – ansia -arrampicata in questo documentario davvero interessante.