Sulla Multipitch – Mostro di Zeni e Scarian, destinata a diventare un punto di riferimento mondiale per la scalata in placca.
Il quarto tiro, 9a preso da solo, è stato battezzato el Pibe de Oro, probabilmente perché ci vogliono i piedi di Maradona per rimontare questa porzione di parete appoggiata (!), aperta dal basso e senza cliff perché non ci sono punti dove un cliff possa stare stabilmente. Manca la RP degli ultimi due tiri e una ripetizione consecutiva dal basso, ma questa via a firma Zeni – Scarian è destinata a mantenere le promesse e a stabilire un nuovo livello mondiale per le aperture dal basso di vie tecniche. Chiunque volesse cimentarsi, l’obbligatorio è altino: 8a.
Riccardo Sky Scarian si scalda su L1 7c
Ecco le parole di Alessandro dopo questo parziale ma fondamentale successo:
“Dopo diversi tentativi andati a vuoto finalmente riesco a liberare il tiro chiave della via, ossia il quarto tiro.
Una placca leggermente appoggiata che sale seguendo delle prese appena accennate su un calcare compattissimo ma molto slavato.
Aprire questo tiro ci è costato un sacco di tempo e per poter progredire l’unico modo era quello di utilizzare il trapano tenendolo a tracolla perché non esistevano punti in cui piazzare le ancorette.
Si tratta di un tiro dove la parola precarietà non è sicuramente sprecata, ogni passaggio richiede precisione e la giusta spinta a livello di piede.
Posso solo dire che ad oggi questo tiro preso singolarmente lo considero come il tiro più tecnico e complesso che abbia mai salito.
Pur essendo leggermente appoggiato è stato incredibile vedere come sono arrivato ghisato in catena, gli appoggi e gli appigli sono talmente sfuggenti che non ti permettono di caricare il peso sui piedi come vorresti, lasciandoti in un continuo stato di incertezza e tensione muscolare dall’inizio alla fine.
A conti fatti penso che questa lunghezza valga il grado di 9a, dove la forza è un carattere sicuramente secondario rispetto alla sensibilità di mani e piedi, lo consideriamo un marchio di fabbrica“
The fourth pitch, alone, is worth 9a and has been called “Pibe de oro” maybe because you must have Maradona’s feet to manage this leaning (!) portion of the wall, opened from below and without cliffs because there are no points where a cliff can stand steadely. The RP of the last two pitches and a consecutive ground-up repeat are missing, but this route by Zeni – Scarian is destined to keep its promises and set a new world level for the openers of ground-up technical routes. Anyone wishing to give it a try, the obligatory is high: 8a.
Here are Alessandro’s words after this partial but fundamental success:
“After several unsuccessful attempts I finally manage to free the crux pitch of the route, i.e. the fourth pitch.
A slightly leaning slab that rises following the barely hinted holds on a very compact but very washed out limestone.
Opening this pitch cost us a lot of time and in order to progress the only way was to use the drill while holding it over the shoulder because there were no points in which to place the treble hooks.
It is a pitch where the word precariousness is certainly not wasted, each pass requires precision and the right push at the foot level.
I can only say that to date I consider this pitch individually to be the most technical and complex pitch I have ever climbed.
Despite being slightly supported it was incredible to see how I arrived cast in chain, the supports and holds are so elusive that they don’t allow you to load the weight on your feet as you would like, leaving you in a continuous state of uncertainty and muscle tension from start to finish. end.
On balance I think this pitch is worth the grade of 9a, where strength is certainly secondary to the sensitivity of the hands and feet, we consider it a trademark”