Il belga si aggiuduca la quarta RP della “via più dura del mondo” sul Capitan e lancia un messaggio contro tutte le forme di fascismo
Anticonformista, bizzarramente vestito, a volte apertamente provocatore, Sebastian Berthe è uno dei talenti più puri dell’ultiima decade quando si parla di multipitches estreme, risolte per lo più in breve tempo e partendo con una delle prime ripetizioni RP del Nose, quando ancora nessuno aveva sentito parlare di lui.
Da tempo era alla caccia del colpaccio “Dawn Wall”, che l’aveva respinto durante il tentativo dello scorso anno. Stavolta il belga è riuscito a passare in 14 giorni di lotta, sfruttando l’aderenza della stagione più fredda, ma conftontandosi anche con i problemi del freddo sulla muraglia del Capitan.
E’ quindi la quarta persona a scalare interamente in libera il mostro, dopo gli apritori Caldwell e Jorgeson e il mutante Adam Ondra.
Il belga, anche stavolta, non ha perso l’occasione per mostrare il proprio lato “impegnato”, lanciandosi sulla sua pagina Instagram in una lunga dichiarazione contro tutte le forme di fascismo, chiaramente dichiarando di approfittare del momento di notorietà per raggiungere una platea più vasta di ascoltatori..
Ecco di seguito quanto scritto da Seb a proposito della salita:
Questo è tutto! Le due settimane più intense della mia vita si sono concluse la mattina di venerdì 31 gennaio. @solinekentzel e io ce l’abbiamo fatta giusto in tempo prima del grande temporale, dopo 14 giorni in parete e un’intera notte di arrampicata per completare gli ultimi 12 tiri, con tutte le dita e i piedi insanguinati Più volte in questi 14 giorni, per ragioni diverse, l’avventura è quasi giunta al termine, e le ultime ore sono state così dolorose che credo sinceramente di essermi trovato faccia a faccia con i miei limiti fisici e mentali per la prima volta nella mia vita. Il fallimento era così vicino. In quegli ultimi giorni ho scalato dando il meglio di me e ho lottato duramente. Alla fine di questo viaggio sulla Dawn Wall: un sogno, un risultato incredibile e una pietra miliare nella mia vita da scalatore, di cui sono più che felice e orgoglioso!