Imprevedibili, e comunque non monitorate in precedenza, due grandi pareti attrezzate per l’arrampicata sportiva sono crollate negli ultimi giorni nel nord del paese.
Il primo distacco, il più importante e potenzialmente devastante se si fosse verificato in piena stagione turistica, è quello che i media hanno denominato “la frana di Timau”, definita dal geologo Andrea Macchiuti “la più grande frana di roccia mai vista in regione”. Di fatto è crollata sulla strada sottostante una porzione di 50 metri di base del frequentatissimo Pal Piccolo, per fortuna deserto in questa stagione così come la strada che collega il nord del Friuli con l’Austria attraverso il Passo di Monte Croce Carnico, che sarà irraggiungibile almeno per mesi se non per sempre, considerato il modo “estremo” con cui la strada ex militare si inerpicava sulle pendici della montagna.
E’ uno scenario simile, anche se in scala minore , a quello che si è visto sul versante francese del Colle di Tenda nel 2020 e da allora ancora chiuso. E’ quindi probabile che la possibilità di scalare sul versante sud della montagna sia compromessa per diversi anni. Al momento non si possono raggiungere nemmeno le pareti sul versante destro orografico della valle, considerando che, incredibilmente, i massi sono arrivati molto vicini all’abitato di Timau, fino alle piste di sci di fondo sopra il paese.
Nella foto evidenziamo che è crollato tutto il settore della Scogliera sinistra del Pal Piccolo dalla via Catherine’s Pac fino a Delyzia, comprendendo quindi anche la estrema “Per aspera ad astra” 9a, liberata quest’estate da Alessandro Zeni. E’ un duro colpo per la scalata friulana e non solo, considerata l’enorme quantità di vie del comprensorio e la loro complessiva qualità. Un ottimo e impressionante video dal drone è visibile qui . Ringraziamo Alessandro Balestra e Valentina Di Ronco per la collaborazione.
Più contenuta (foto sopra dal sito del Graffiti Climbers) ma altrettanto pericolosa la frana in Val Camonica, che ha interessato larga parte della recente falesia dell’Annunciata, per fortuna deserta al momento dei fatti. Attualmente non sono raggiungibili in questo modo nemmeno le falesie della Grotta dell’Annunciata e di Predulì. per avere aggiornamenti a riguardo è opportuno visitare la pagina FB di Graffiti Climbers
Unpredictable, and in any case not previously monitored, two large walls equipped for sport climbing have collapsed in recent days in the north of the country.
The first detachment, the most important and potentially devastating if it had occurred at the height of the tourist season, is what the media have called “the Timau landslide,” called by geologist Andrea Macchiuti “the largest rock slide ever seen in the region.” In fact, a 50-meter portion of the base of the very popular Pal Piccolo, fortunately deserted this season as well as the road connecting northern Friuli with Austria via the Monte Croce Carnico Pass, collapsed onto the road below, which will be unreachable at least for months if not forever, given the “extreme” way the former military road climbed the mountainside.
It is a similar scenario, albeit on a smaller scale , to what was seen on the French side of the Colle di Tenda in 2020 and still closed since then. It is therefore likely that the possibility of climbing on the south side of the mountain will be compromised for several years. At the moment, even the walls on the orographic right side of the valley cannot be reached, considering that, incredibly, the boulders have come very close to the village of Timau, all the way down to the cross-country ski trails above the village.
In the photo we highlight that the entire sector of the Left Cliff of Pal Piccolo from Catherine’s Pac route to Delyzia collapsed, thus including the extreme “Per aspera ad astra” 9a, freed this summer by Alessandro Zeni. This is a blow to climbing in Friuli and beyond, given the huge number of routes in the area and their overall quality. An excellent and impressive video from the drone can be seen here . We thank Alessandro Balestra and Valentina Di Ronco for their collaboration.
More contained (photo above from the Graffiti Climbers website) but equally dangerous was the landslide in Val Camonica, which affected a large part of the recent Annunciata cliff, fortunately deserted at the time of the events. Currently, the crags of Grotta dell’Annunciata and Predulì are not reachable in this way either. to get updates on this, it is a good idea to visit the Graffiti Climbers FB page