si tratta della quarta salita dopo Hukkataival, Bosi e Lorenzi
circa 80 giorni di permanenza e alti e bassi legati alla pelle, alle temperature e soprattutto alla messa a punto di un beta completamente inedito su un blocco che, millimetro più millimetro meno, sembrava abbastanza univoco. Le eccezionali dita di Elias hanno invece reso possibile un miracolo motorio che ha portato l’aquilano sul tetto del mondo del bouldering, per ora giustamente rappresentato da questo blocco di granito piazzato nelle foreste finlandesi. Sulla pagina Instagram di Elias il video con li beta.