Questo in sostanza il ragionato commento a riguardo della reale difficoltà del secondo 9c mondiale dopo “Silente” di Ondra. Sulla sua pagina FB Stefano spiega che non ha “sentito” Bibliographie più dura di “The Change” e “Perfecto Mundo”. Anzi, quest’ultima ha richiesto più tentativi del megatiro di Ceuse.
Il nostro commento: tra Stefano e Alexander Megos (primo salitore di Bibliographie) i rapporti sono eccellenti, nessuna traccia possibile di qualsivoglia intenzione di sminuire la fatica degli altri o il loro livello. Semplicemente onestà intellettuale / verticale: inutile fregiarsi di un grado che probabilmente sarebbe stato diminuito nel corso degli anni dalle successive ripetizioni. Anche se sarebbero passate almeno una o due stagioni prima che Schubert o Ondra o altri potessero dire la loro. Sono i limiti (e in un certo senso anche il fascino) dell’arrampicata: non si misura col cronometro o con un metro, si misura con le sensazioni. Complimenti a Stefano per la salita e anche per questa necessaria coda di oggettiva valutazione dell’impresa, che quasi solo lui, ovviamente, poteva fare grazie alle precedenti salite estreme. Alex e Adam sora sono appaiati a due salite su quattro delle vie simbolo di questi ultimi anni. A Stefano manca solo Silence, ad Adam mancano la linea spagnola e francese. L’appuntamento, Stefano immaginiamo che lo sappia bene, è di nuovo a Flatanger.