Ad Arco Jakob Schubert sta diventando quasi un local, riuscendo ad arrivare spesso e rapidamente dalla sua casa di Innsbruck. Ovvio quindi che martelli la parete di San Paolo, diventata il focus dell’attività top dopo la chiusure della parete di Laghel. Più interessanti delle vie un po’ forzate degli strapiombi basali di Padaro, le vie di San Paolo sono perfette per lo stile di resistenza alla forza su prese mediocri che sta permettendo (a chi ne ha) di scrivere pagine nuove di difficoltà verticale. Ecco quindi la ripetizione di Erebor, made in Ghisolfi, che da 9b/+ era passata a 9b dopo la salita di Ondra. Il grado, secondo Jakob, è ben stabilizzato anche dopo la rottura della presa prima della catena che gli è costata un tentativo in più. Laura Rogora ne aveva fatto la prima e unica femminile.