Sta per uscire un film estremamente interessante che si chiamerà “A new way up”, chiamato a trasmettere ai posteri non solo l’ultima avventura di Fabian Buhl e Will Sim in Pakistan, ma anche a testimoniare la nascita di un metodo completamente nuovo per approcciare le grandi pareti: decollare in basso per attaccare in alto.
Certamente non è qualcosa destinato al grandissimo pubblico, perchè occorre non solo essere fortissimi climbers ma anche espertissimi paragliders, ma è una rivoluzione nell’alpinismo moderno: poter accedere con relativa facilità a pareti altrimenti quasi impossibili da raggiungere attraverso complessi sistemi di ghiacciai e anche zone esposte a continue scariche, che in questo modo possono essere “saltate” per poi scendere allo stesso modo.
E’ cosi che il fuoriclasse Fabian Buhl, insieme a Will Sim, è riuscito a raggiungere la base della parete della Gulmit Tower. Non una parete imperdibile, non una parete difficilissima per il loro livello su roccia e ghiaccio, ma certamente un punto di svolta nel modo di poter concepire l’alpinismo di spedizione del futuro.
E’ appena uscito il trailer del film che certamente farà il giro di tutti i festival di montagna del mondo e che forse un giorno, come dice Sim, approderà su internet. Sarà il film che testimonia l’inizio di un modo completamente nuovo di approcciare la montagna e, come dice il motto dello sponsor Petzl della loro spedizione, “access the inaccessible”
An extremely interesting film is about to be released which will be called “A new way up”, called to transmit to posterity not only the latest adventure of Fabian Buhl and Will Sim in Pakistan, but also to witness the birth of a completely new method to approach the big walls: take off at the bottom to attack at the top.
Certainly it is not something intended for the huge public, because it is necessary not only to be very strong climbers but also very expert paragliders, but it is a revolution in modern mountaineering: being able to access walls with relative ease otherwise almost impossible to reach through complex systems of glaciers and even areas exposed to continuous discharges, which in this way can be “skipped” and then descended in the same way.
This is how the champion Fabian Buhl, together with Will Sim, managed to reach the base of the Gulmit Tower wall. Not an unmissable face, not a very difficult face for their level on rock and ice, but certainly a turning point in the way of conceiving expedition mountaineering of the future.
The trailer for the film has just been released, which will certainly go around all the mountain festivals in the world and which perhaps one day, as Sim says, will land on the internet. It will be the film that bears witness to the beginning of a completely new way of approaching the mountain and, as the motto of the Petzl sponsor of their expedition says, “access the inaccessible”